Achilli (FdI): “Nessuno ha mai messo in dubbio l’operato dei dipendenti Francigena”

VITERBO – “Un vero e proprio caso di dispercezione sul tema. Non può, infatti, che trattarsi di dispercezione bella e buona, perché la nota dei sindacati mostra che non è stato ben compreso il tema della mia interrogazione in consiglio comunale in relazione al conto della festa, la seconda in due anni, organizzata il 10 marzo dall’amministratrice unica di Francigena spa, Elisabetta Ferrari, per celebrare il secondo anniversario del suo incarico”. Così, in una nota, il consigliere comunale, Matteo Achilli.
“Nessuno, e ripeto nessuno, tantomeno io -spiega -, ha messo in dubbio l’impegno e il valore del lavoro dei dipendenti di Francigena. Anzi, nel mio intervento in consiglio comunale ho anche sottolineato che dal 2023 gli autisti non ricevono i premi, cosa che peraltro i sindacati dovrebbero sapere benissimo. Nessuno ha fatto riferimento ai dipendenti di Francigena o li ha descritti come “persone intente a bighellonare”, termini utilizzati solo nella sopra citata nota dei sindacati, che fa peraltro anche menzione a non ben specificati “scopi politici” che non sappiamo a cosa facciano riferimento”.
“Abbiamo solo chiesto, perché è facoltà dei consiglieri comunali, al sindaco Frontini di capire chi ha pagato il rinfresco per celebrare i due anni dall’insediamento dell’amministratrice Elisabetta Ferrari, che se avesse in prima persona e con risorse personali provveduto a pagare il conto del rinfresco con i dipendenti dell’azienda avrebbe solo fatto un apprezzabile atto di cordialità e gentilezza nei confronti delle persone con cui lavora. Niente da eccepire – aggiunge Achilli -. Ma se tale momento conviviale lo avesse, invece, pagato Francigena spa, per il secondo anno consecutivo, crediamo sia opportuno sottolineare che situazioni di questo genere, anche se di gratifica per il personale interno all’azienda, non sono previste dal piano di rientro della partecipata di cui il Comune, e di conseguenza i cittadini viterbesi, è socio unico. Siamo certi che con l’importo annuo, più bonus, che percepisce per l’incarico affidatole, l’amministratrice Ferrari possa permettersi di offrirla a spese proprie e non dei viterbesi, un’occasione di gratifica per i dipendenti di Francigena”.
“Questo è il tema, che non riguarda in alcun modo la condotta dei lavoratori. Un tema su cui ancora nessuno, Comune e Ferrari in primis, ha fatto chiarezza, dicendo in maniera trasparente ai viterbesi chi ha pagato la festa del 10 marzo in Francigena. Restiamo fiduciosi in trepidante attesa”, conclude Achilli.