“L’agricoltura è tornata al centro, sull’ambiente abbiamo difeso la Tuscia”

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“Abbiamo riportato l’agricoltura al centro del tavolo regionale, difendendo la Tuscia sul fronte ambientale”. Il consigliere regionale Giulio Zelli, a quasi un anno dalla sua elezione, fa il punto di tutti gli obiettivi raggiunti dall’inizio del suo mandato alla Pisana. Classe 1966, prima di approdare in Consiglio regionale, Zelli ha ricoperto per diversi anni il ruolo di amministratore comunale a Vetralla, suo paese natale, dove è stato nominato anche assessore. Nel 2024 è stato eletto consigliere provinciale, carica da lui lasciata dopo essersi insediato in Regione da subentrato in seguito alla scomparsa di Valentina Paterna. Attualmente, Zelli è presidente della commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio.

Ad aprile taglierà il traguardo del primo anno di mandato, può farci un bilancio degli obiettivi raggiunti?

“Da presidente della commissione Agricoltura e Ambiente posso dire che abbiamo finalmente riportato il settore agricolo di nuovo al centro delle politiche regionali, soprattutto grazie all’immancabile impegno dell’assessore Righini. Per quanto riguarda l’ambiente, stiamo difendendo la Tuscia su più fronti: penso alle discariche, ma anche alla proliferazione di impianti eolici e fotovoltaici. Sul piano politico, oggi la provincia di Viterbo è ben rappresentata non solo in Regione Lazio ma anche in Parlamento e da qualche mese anche a Bruxelles. Ritengo che questo anno di mandato sia stato ampiamente positivo”.

Per quanto riguarda le politiche agricole, quali sono i provvedimenti più importanti messi in campo dalla Regione?

“Su tutte la legge sul turismo eno ed oliogastronomico, che avrà una ricaduta positiva sul settore della ricettività. La Regione, inoltre, ha pubblicato diversi bandi a sostegno del comparto agricolo: oltre a quelli del CSR e i finanziamenti Arsial per la promozione delle varie filiere, grazie ai contributi per i giovani agricoltori siamo riusciti a sostenere oltre 180 domande solo nella Tuscia. In più, abbiamo recentemente istituito il tavolo permanente sull’emergenza nocciola, proseguendo la lotta biologica alla cimice asiatica grazie all’utilizzo della vespa samurai, che sta portando i suoi frutti. Infine, voglio citare il finanziamento per la morìa del kiwi e quello per il grave problema della peronospora della vite. Per quanto riguarda invece l’ambiente, impossibile non parlare della delibera per interrompere l’invasione incontrollata di impianti fotovoltaici, agrivoltaici ed eolici nella provincia di Viterbo.

Altri provvedimenti importanti per il territorio sono sicuramente la delibera per una proposta di legge per il riordino dei parchi del Lazio e la posizione intransigente rispetto all’individuazione del nuovo sito di scorie radioattive”.

Quali sono le proposte da lei promosse in questi mesi?

“Pur con la difficoltà di chi entra in corsa, peraltro nelle modalità che purtroppo hanno riguardato il mio subentro, sono riuscito a contribuire alla realizzazione del piano di contenimento dei cinghiali. Questo tramite una maggiore flessibilità del disciplinare per la caccia agli ungulati e tramite il nuovo Priu. Ritengo che questo provvedimento si sia rivelato importante al fine di liberare il territorio da quella che stava diventando una problematica sempre più pericolosa, non solo per gli agricoltori ma anche per i cittadini. Inoltre, due mie proposte hanno permesso di abolire il limite di 4 giorni a settimana per la raccolta dei funghi in tutto il Lazio e l’istituzione dell’albo delle imprese boschive. Due provvedimenti che vanno incontro alle richieste dei cittadini che la nostra regione attendeva da tempo”.

Oltre che sull’agricoltura e sull’ambiente, su quale altra tematica ritiene che l’azione della Regione debba focalizzarsi nel 2025?

“Sull’agricoltura e sull’ambiente, per la Tuscia, la Regione è scesa in campo con decisione, andando incontro alle esigenze dei viterbesi e investendo risorse concrete. Sto vedendo lo stesso per quanto riguarda la sanità e ritengo che questa sia meritevole di rientrare tra le priorità. L’inaugurazione del nuovo ospedale Santa Rosa, unita al ciclo di assunzioni ormai prossimo a partire, dimostra che l’amministrazione Rocca a guida Fratelli d’Italia ha imboccato la strada giusta. Purtroppo, c’è da dire che abbiamo ereditato una situazione quasi disastrosa, con un buco di oltre 22 miliardi di euro. Grazie agli sforzi del presidente Rocca in primis e dell’assessore Righini, siamo riusciti a raggiungere il pareggio di bilancio per quanto riguarda il piano di rientro, diminuendo il debito sanitario e liberando così importanti risorse da destinare a investimenti nella sanità e nel sociale. 2 miliardi di investimenti per apparecchiature e strutture sanitarie, 1 miliardo per l’assunzione di 14mila unità di personale tra nuove assunzioni e stabilizzazioni”.

Oggi, 26 marzo, è il primo anniversario dalla scomparsa di Valentina Paterna…

“Valentina era una donna straordinaria, una persona davvero eccezionale. La sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto in tutti noi, sia nella comunità di Fratelli d’Italia che in Regione. I colleghi consiglieri, compresi quelli di opposizione, gli assessori e gli uffici mi hanno parlato benissimo di lei. Il suo impegno per il territorio, fino all’ultimo giorno della sua vita, è stato un vero e proprio atto d’amore. Ricorderemo Valentina in Consiglio regionale e non solo, celebrando la sua forza e la sua dedizione. Intendo salutare con affetto la famiglia e tutti i suoi cari”.

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