Istituto alberghiero Montalto di Castro, FdI: “La Provincia si assuma le proprie responsabilità e pensi a scongiurare la chiusura”

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MONTALTO DI CASTRO – “Anche se con grave ritardo, lo strano governo provinciale e il singolare asse locale Forza Italia – Partito Democratico hanno finalmente deciso di occuparsi dell’istituto alberghiero di Montalto di Castro. Tuttavia, non riteniamo che la soluzione risolutiva possa essere l’utilizzo dei proventi derivanti dalla vendita della ex caserma dei carabinieri di Pescia Romana, uno stabile lasciato in degrado da troppo tempo e che, invece, dovrebbe essere valorizzato e messo a disposizione della frazione”. Così, in una nota, il Circolo di Fratelli d’Italia di Montalto di Castro e Pescia Romana.

“Ci lascia sconcertati – spiega il coordinatore Emanuele Miralli – il fatto che, nonostante l’evidente necessità di un intervento concreto, Forza Italia e Partito Democratico non abbiano preso decisioni chiare e risolutive in merito. Se la scuola oggi si trova in difficoltà è soprattutto a causa delle poche iscrizioni, frutto di una gestione sbagliata e dell’immobilismo che ha caratterizzato finora l’operato di chi governa la provincia.

Accogliamo con favore, seppur tardivamente, la presa di coscienza sull’importanza dell’accorpamento dell’istituto alberghiero di Montalto di Castro all’istituto Cardarelli di Tarquinia, una proposta avanzata da mesi ma rimasta inascoltata in Provincia. Viene quindi spontaneo chiedersi quali fossero le reali priorità di chi ha amministrato questa vicenda fino ad ora.

Fratelli d’Italia seguirà con la massima attenzione l’evolversi della situazione, anche attraverso i nostri consiglieri provinciali. Riteniamo che la Provincia debba assumersi le proprie responsabilità e intervenire tempestivamente per garantire un rilancio efficace dell’attività didattica, consapevole del rischio di chiusura dell’istituto e dei disagi che stanno colpendo studenti, docenti e personale scolastico”.

“Ci auguriamo che questa tardiva attenzione non sia stata soltanto una “sfilata in passerella” e che, finalmente, si passi dalle parole ai fatti, conclude Miralli.

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