INCUBATOI MARTA E BOLSENA, ROTELLI: “VISITA SOTTOSEGRETARIO BARBARO SEGNALE CONCRETO A ISTANZE DEL TERRITORIO”

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VITERBO – “La visita del sottosegretario Claudio Barbaro è un segnale concreto di attenzione nei confronti del territorio e delle istanze degli operatori del settore ittico”. Così, il deputato Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera, a margine dei sopralluoghi che si sono svolti ieri negli incubatoi di Marta e Bolsena, da parte del sottosegretario di Stato al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. La visita fa seguito alle azioni di ripopolamento del coregone intraprese nelle acque del lago di Bolsena, dopo l’autorizzazione del ministero dell’Ambiente, che aveva concesso una deroga al divieto di ripopolamento di specie considerate non autoctone. Un risultato frutto di un fattivo lavoro di squadra Governo-Regione, cui hanno contribuito l’assessore regionale Giancarlo Righini e i consiglieri regionali Daniele Sabatini e Valentina Paterna, scomparsa lo scorso anno.

Rotelli e Sabatini, in particolare, si erano fatti portavoce della problematica derivante dal temuto blocco delle attività legate alla pesca del coregone, con la richiesta di un intervento in grado di scongiurare pesanti danni all’economia del territorio. Era quindi partito l’iter che, appunto, aveva portato all’ottenimento della deroga alla direttiva europea troppo penalizzante e restrittiva nel definire il concetto stesso di specie autoctone. “Un problema che rischiava di mettere in ginocchio l’intero indotto economico legato alla pesca nel lago di Bolsena”, ricorda Rotelli. “La pesca del coregone è fondamentale non soltanto per le ricadute economiche ed occupazionali che interessano numerose famiglie, ma anche perché si tratta di un prodotto molto richiesto sulle tavole dei ristoranti. Il sottosegretario Barbaro, che ringrazio sentitamente – conclude il deputato – si è dimostrato da subito sensibile al problema, attivandosi per giungere ad una soluzione risolutiva in breve tempo, nel rispetto della tutela della biodiversità e dell’ecosistema del lago”. “Nel 2023 – ricorda il sottosegretario Barbaro – il Mase fornì alla Regione Lazio istruzioni per l’ottenimento in deroga alle norme allora vigenti per l’immissione della specie nei laghi di Bolsena, Bracciano, Nemi, Salto e Turano. Ed oggi, con due decreti direttoriali – uno che definisce le nuove specie autoctone e uno per i criteri di immissione in deroga – il coregone è stata individuato come autoctono nel Nord e nel Centro Italia: pertanto – annuncia Barbaro – una volta che il decreto sarà pubblicato in Gu non sarà più necessaria la autorizzazione in deroga, ma si potrà introdurre la specie direttamente secondo le discipline previste dalla Carta Ittica della Regione Lazio senza ulteriori autorizzazioni. Oggi – conclude il sottosegretario all’Ambiente – raccogliamo i risultati”.

La giornata è proseguita nel Palazzo del Governo, dove il sottosegretario Barbaro e il deputato Rotelli sono stati ricevuti dal prefetto Gennaro Capo; all’incontro hanno preso parte anche il comandante dei carabinieri, colonnello Massimo Friano, e il comandante del Nipaaf, tenente colonnello Leonardo Mareschi. Ultima tappa alla Riserva naturale del Lago di Vico, con il commissario straordinario Alessandro Pontuale e il direttore Eugenio Monaco, che hanno illustrato il lavoro svolto dal Cras – Centro recupero animali selvatici, una vera eccellenza e un punto di riferimento nel Lazio.

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