Defibrillatori comunali, Cirica (FdI): “Dopo anni di silenzio, una determina tardiva non cancella le responsabilità”

MONTEFIASCONE – «Ci chiediamo con quale coraggio oggi l’Amministrazione comunale provi a mettere una pezza sul totale abbandono in cui ha lasciato per anni i defibrillatori presenti sul territorio. Dopo silenzi e incuria, arriva una determina che sembra più un tentativo di copertura che un’azione pianificata e responsabile. L’Amministrazione ha mai preso visione della Legge n. 116 del 4 agosto 2021? È una legge chiara, che impone obblighi anche ai Comuni sotto i 15.000 abitanti: i defibrillatori devono essere correttamente censiti, funzionanti, accessibili, e soprattutto gestiti secondo criteri precisi di responsabilità». A dirlo Mirco Cirica del circolo locale di Fratelli d’Italia. «Far controllare i dispositivi “di tanto in tanto” non è sufficiente. La normativa prevede l’assegnazione formale di un responsabile per ciascun Dae, e l’istituzione di un registro con controlli periodici, possibilmente settimanali, sul corretto funzionamento degli apparecchi. Questi registri esistono? Chi è oggi formalmente incaricato della supervisione? È lecito domandarsi perché l’affidamento sia stato fatto alla Mediel. Su quali criteri? Con quali comparazioni? Quali altri operatori sono stati valutati? E soprattutto: quanti defibrillatori comprende effettivamente l’appalto? Il numero è proporzionato ai bisogni reali della popolazione e del territorio? Gravissima – prosegue Cirica – è l’assenza di una segnaletica chiara e visibile. I cittadini non sanno dove trovare un defibrillatore in caso di emergenza, e questo vanifica completamente l’utilità dello strumento. Non bastano i dispositivi: serve una rete informativa e formativa efficace. Ma la domanda principale resta: perché oggi questa determina, dopo anni di disinteresse? È forse un’operazione di facciata per coprire in extremis gravi mancanze? I dispositivi installati in passato sono stati lasciati senza manutenzione, privi di gestione e completamente dimenticati. E ora si corre ai ripari?». «La sicurezza dei cittadini, in particolare su un tema vitale come la defibrillazione precoce, non può essere trattata con superficialità o con iniziative tardive. La vita umana merita serietà, pianificazione e rispetto. Chi ha governato ignorando queste responsabilità deve spiegare pubblicamente le sue scelte e assumersi ogni conseguenza», conclude Cirica.