Antonella Sberna in audizione alla Camera dei Deputati a sostegno del settore ceramico

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ROMA – Si è svolta presso la Commissione Politiche Ue della Camera dei Deputati il dibatto sul patto dell’industria pulita. Un tema cruciale che riguarda da vicino il futuro del settore ceramico. Per l’occasione erano presenti i parlamentari europei componenti dell’intergruppo sulla ceramica, di cui fa parte Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento Europeo ed eurodeputata di Fratelli d’Italia/ECR, e i colleghi eurodeputati Stefano Cavedagna (FdI/ECR) ed Elisabetta Gualmini del PD, presidente dello European Parliament Ceramics Forum (Epcf). “Il settore delle ceramiche, nonostante le difficoltà e nonostante un sistema molto stringente di regole, ha messo in campo investimenti e sforzi non solo per adattarsi e adeguarsi agli obiettivi imposti, ma addirittura per migliorarli e superarli. Tutto ciò, in un’ottica di crescita, sviluppo e conservazione delle specificità di una manifattura che rende l’Italia — e più in generale il contesto europeo — una grande eccellenza”, ha dichiarato Antonella Sberna a margine dell’audizione. Per poi proseguire: “È evidente come sia difficoltosa la riconversione delle catene produttive. Non dobbiamo mai dimenticare il risvolto economico e sociale: se questi settori perdono competitività ed efficacia, rischiano di dover ridurre la produzione, se non addirittura chiudere in certi casi”, prosegue Sberna. “Abbiamo sottoposto in audizione i numeri e la grande incidenza che il settore ceramico ha sull’economia italiana ed europea. Inoltre, si è parlato di sospensione del sistema ETS e della grande incidenza dei costi dell’energia per queste aziende”, conclude Sberna nell’ambito dell’esame della Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Il patto per l’industria pulita: una tabella di marcia comune verso la competitività e la decarbonizzazione.

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