Scorie e fandonie, la controinformazione dei Dem per attaccare il Governo Meloni

91
Condividi:

VITERBO – Prevedibili come un disco rotto che gracchia sempre la stessa lagna. Anche stavolta il Partito Democratico non delude le aspettative: davanti a un tema serio e complesso come quello del deposito per i rifiuti nucleari, risponde con la solita controinformazione, infarcita di allarmismo e fandonie.
Succede in queste ore a Viterbo, dove i Dem – forse nostalgici dei tempi in cui bastava uno slogan per nascondere il vuoto amministrativo – attaccano il ministro Pichetto Fratin, accusandolo di voler calare dall’alto decisioni irrevocabili. Peccato che, ieri, durante l’audizione in Commissione Ambiente, il ministro abbia chiarito in modo inequivocabile che ogni scelta passerà da “una pluralità di confronti con i territori”. Ma la verità, è evidente, interessa poco a chi ha fatto della polemica sterile l’unico programma politico.
E così i paladini dell’ascolto, quelli che per anni hanno governato ignorando sistematicamente le comunità locali, gestendo il potere in una stanza chiusa a doppia mandata, oggi si improvvisano sentinelle dei territori, inscenando il teatrino delle vittime della centralizzazione. Il Pd viterbese si scopre improvvisamente sensibile alle voci dei cittadini, ma solo per fare opposizione al Governo Meloni, perché quando erano loro ad amministrare, le istanze dei territori venivano regolarmente messe a tacere con decreti, imposizioni e promesse non mantenute. Se non fosse tragico, sarebbe persino comico.

Condividi: