Primo rapporto Aubac, Rotelli: “Strumento importante per affrontare criticità ambientali”

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ROMA –  Il monitoraggio ambientale come punto di partenza per comprendere i cambiamenti in atto e guidare le scelte per il futuro del territorio. È con questo obiettivo che l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale (Aubuc) ha presentato oggi a Roma il primo Rapporto “Dati climatici e risorse idriche”, un documento tecnico-scientifico che analizza l’andamento climatico e idrologico del distretto nel 2024.
Il Rapporto inaugura una serie di pubblicazioni annuali pensate per supportare con dati aggiornati e affidabili le attività di pianificazione territoriale, gestione delle risorse idriche e prevenzione del rischio idrogeologico nell’Italia centrale.
Nell’ambito delle sue funzioni istituzionali, Aubuc ha implementato un sistema digitale avanzato per il monitoraggio continuo dei parametri ambientali, integrando i dati delle reti meteorologiche ufficiali delle regioni e dei radar del Dipartimento della Protezione Civile.
“La conoscenza è la prima condizione per agire in modo efficace. Questo Rapporto rappresenta un salto di qualità nella capacità del distretto di leggere, comprendere e affrontare le dinamiche legate al cambiamento climatico. Si tratta di uno strumento tecnico ma anche strategico, al servizio delle amministrazioni, dei gestori e delle comunità locali, attraverso cui l’Autorità realizza la propria missione di pianificazione e governo delle risorse ambientali”, ha dichiarato Marco Casini, Segretario Generale di Aubuc.

Nella stessa direzione, il deputato Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera.

“Accolgo con favore il lavoro dell’Autorità di bacino dell’Appennino Centrale, che mette a disposizione uno strumento di straordinario valore tecnico e istituzionale per conoscere e affrontare le criticità ambientali. Da questo patrimonio di conoscenza – spiega il presidente – devono scaturire risposte tempestive, in grado di orientare l’azione politica verso soluzioni efficaci, anche per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Ribadisco il mio impegno – conclude Rotelli – a sostegno di modelli decisionali basati su evidenze scientifiche per garantire sicurezza e sviluppo ai nostri territori”.

“In un contesto sempre più segnato da eventi estremi, come la siccità e le bombe d’acqua, è fondamentale dotarsi di strumenti di monitoraggio avanzati e di una visione integrata delle dinamiche territoriali. Grazie al lavoro di Aubac, stiamo rafforzando la capacità del Paese di prevenire e gestire i rischi idrici e idrogeologici. Con il Dl Siccità, l’avvio della cabina di regia, il primo piano stralcio del Pnissi e gli investimenti del Pnrr, abbiamo messo in campo interventi concreti, per oltre un miliardo di euro, volti a migliorare l’efficienza delle infrastrutture e garantire un bilancio idrico sostenibile. È un approccio che unisce istituzioni, cittadini e territori, puntando su innovazione, cultura ambientale e uso consapevole della risorsa acqua”, ha concluso l’onorevole Vannia Gava, Viceministro Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica.
L’importanza del monitoraggio dei parametri meteoclimatici e idrologici emerge con evidenza in un anno, il 2024, segnato da anomalie termiche record, un deficit generalizzato di precipitazioni e una crisi idrica prolungata in diverse aree del distretto. Le elaborazioni contenute nel Rapporto evidenziano, tra l’altro, una temperatura media annua superiore di +1,9 °C rispetto al periodo di riferimento 1991–2020, una riduzione dell’83% delle nevicate e un calo generalizzato dei livelli idrici dei principali laghi naturali.
Oltre ai dati, il Rapporto offre strumenti di lettura efficaci come mappe tematiche, indicatori climatici e rappresentazioni mensili delle principali variabili atmosferiche. Il formato consente una consultazione intuitiva e immediata, utile sia per il lavoro tecnico degli enti, sia per la diffusione della consapevolezza ambientale tra cittadini e comunità locali.
Con questa pubblicazione, Aubac avvia un’attività strutturata e continuativa, che mira a costruire nel tempo una base informativa solida, aggiornata e pubblicamente accessibile.

La videointervista al presidente Rotelli (clicca qui)

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