A 33 anni dalla strage di via D’Amelio, il Comitato 19 Luglio Viterbo ricorda Paolo Borsellino: “La memoria è un dovere civile”

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VITERBO – Per non lasciare che il tempo sbiadisca la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per i valori di legalità, giustizia e libertà, il Comitato 19 Luglio Viterbo chiama a raccolta cittadini e istituzioni venerdì 18 luglio, alle ore 9,30, davanti al murales dedicato ai giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, nella via omonima (zona Riello).
Sono passati 33 anni da quel tragico 19 luglio 1992, quando Borsellino fu assassinato in via D’Amelio insieme agli agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Un attentato che ha segnato profondamente la coscienza civile del Paese e che oggi continua a richiamare al dovere della memoria e dell’impegno. “Il passare del tempo sembra allontanare il significato di giornate come questa, come se non avessero alcun rilievo. È invece fondamentale mantenere viva la memoria di uomini come Falcone e Borsellino”, afferma Carlo Maria Scipio, presidente del Comitato 19 Luglio Viterbo. “Le uniche due strade per combattere la criminalità organizzata – aggiunge – sono il coinvolgimento della gente e l’educazione dei ragazzi al rispetto della legalità”.
Non si tratta solo di commemorare, ma di rinnovare ogni anno un impegno che riguarda ciascuno di noi: difendere la giustizia, coltivare la coscienza civica, educare alla libertà. In via Falcone e Borsellino, venerdì mattina, quel murales tornerà ad essere uno specchio del dovere morale di un intero Paese.

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