SABATINI (FdI): “Due anni di Giunta Rocca. Le grandi incompiute al traguardo finale”

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ROMA – La Giunta Rocca ha compiuto due anni e sono tanti gli interventi che in questo primo scorcio di legislatura stanno segnando il passo rispetto al passato. Ne parliamo con il consigliere regionale Daniele Sabatini rappresentante della Tuscia, ma soprattutto presidente del gruppo di Fratelli d’Italia, il più numeroso in Consiglio regionale, che in questi anni è stato a tutti gli effetti il motore dell’ amministrazione regionale. Incarico, quello di capogruppo, molto impegnativo e di grande responsabilità, che però non ha mai distolto Sabatini da quelle che sono le priorità della nostra provincia, che mai come adesso è considerata e valorizzata ad ogni livello, grazie all’azione del Governo Meloni e della Regione Lazio a guida centrodestra.

Presidente Sabatini, sono trascorsi due anni dalla vittoria alle elezioni regionali, che dopo dieci anni di governo di sinistra hanno riportato il centrodestra alla guida del Lazio. Può farci un breve bilancio di questa prima parte di legislatura?

“Sono stati due anni intensi e ricchi di risultati. Grazie all’ azione del presidente Francesco Rocca, della Giunta regionale e di tutta la maggioranza di centrodestra a guida Fratelli d’Italia, oggi abbiamo una Regione in salute. Dopo un inizio caratterizzato da pesanti criticità finanziarie ereditate, siamo riusciti a risanare i bilanci, chiudendo in attivo gli ultimi esercizi ed abbiamo così avviato un’importante stagione di investimenti in tutti i settori, dalla sanità alle infrastrutture, dalla viabilità ai trasporti, dalla cultura al turismo, con una forte impronta sociale rivolta alla tutela delle famiglie e delle fasce più deboli”.

Può farci un esempio tangibile di come la Giunta Rocca sta cambiando il Lazio e la Provincia di Viterbo?

“Credo che il massimo esempio sia rappresentato dal grande risultato di questi giorni, ovvero l’avvio delle opere di completamento dell’ Interporto di Orte con la realizzazione del nuovo terminal ferroviario per il trasporto merci, direttamente collegato alla rete ferroviaria nazionale. Operazione resa possibile grazie ad un finanziamento di 8 milioni di euro proveniente dal Fondo di Sviluppo e Coesione e alla grande filiera istituzionale del centrodestra, e di Fratelli d’Italia in particolare, che si è concretizzata a livello nazionale e regionale, e adesso anche a livello europeo. Ma è stata proprio la Regione Lazio a spingere in questi due anni, da quando cioè ci siamo insediati, perché questa infrastruttura strategica per lo sviluppo della nostra provincia e di tutto il Lazio potesse finalmente essere finanziata e realizzata, garantendo al territorio quel rilancio economico e produttivo che attende da anni. Grazie al nostro impegno, dopo decenni di attese, finalmente siamo riusciti a dare concretezza al progetto di completamento che consentirà di avere un sistema ferroviario intermodale di trasporto merci all’ avanguardia, in grado di connettere il nostro sistema industriale ed imprenditoriale alle grandi reti nazionali ed europee”

Non sembra vero che le incompiute storiche del nostro territorio stiano finalmente vedendo il completamento.

“Esattamente. Due mesi fa abbiamo inaugurato la nuova ala dell’ ospedale di Viterbo intitolata, per volontà della Regione Lazio, alla nostra patrona Santa Rosa. Erano cinquanta anni che i viterbesi, e tutti i cittadini della Tuscia, attendevano l’apertura del nuovo blocco che tutte le precedenti amministrazioni avevano promesso ma che soltanto la Giunta Rocca, grazie al grande lavoro svolto dall’ex commissario e oggi direttore generale dell’ Asl Egisto Bianconi, è riuscita a portare in porto. Abbiamo oggi una moderna torre chirurgica direttamente collegata con i blocchi operatori che migliorerà gli standard di sicurezza ed efficienza degli interventi chirurgici. E non è finita qui, perché fra non molto inaugureremo anche il nuovo pronto soccorso, potenziato sia dal punto di vista strutturale che tecnologico, la piastra tecnologica e il nuovo sito per la risonanza magnetica, oltre al rinnovo e all’ ampliamento dei locali per l’accoglienza e il triage. Tutto ciò grazie alle politiche dell’amministrazione regionale che è tornata ad investire sulla sanità territoriale, incrementando i livelli di efficienza degli ospedali di prossimità e mettendo fine al pendolarismo verso le strutture della Capitale. Basti pensare che abbiamo investito in sanità oltre 1 miliardo di euro, sia per favorire il più grande piano assunzionale degli ultimi venti anni e coprire le carenze di organico, che per dotare gli ospedali delle più moderne, sofisticate e avanzate apparecchiature tecnologiche. Investimenti che, per quanto riguarda la nostra provincia, non sono concentrati unicamente sul Santa Rosa ma anche sugli ospedali di Civita Castellana, Tarquinia, Acquapendente, anche questi al centro di importanti interventi di potenziamento e riqualificazione”.

Cosa bolle in pentola per il nostro territorio?

“Sono orgoglioso di poter comunicare che presto inizieranno gli interventi presso l’ex Ospedale Grande degli Infermi di Viterbo per la trasformazione in polo culturale. Un progetto che sarà finanziato con fondi statali e regionali per un importo complessivo di circa 40 milioni. La Regione Lazio, proprio nelle scorse settimane, ha stanziato 17 milioni di euro e questo è per me un motivo di grandissima soddisfazione perché anche qui, dopo anni di promosse, siamo finalmente in dirittura d’arrivo. Ciò vuol dire che restituiremo al Capoluogo un immobile di grande valore storico che grazie all’ offerta di nuovi servizi culturali, turistici, sociali e ricettivi, contribuirà notevolmente a rivitalizzare il centro di Viterbo e il suo indotto economico”

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